2 L’esperienza infusa di unione con Maria
Ciò
è attuato da Dio, che realizza nell’anima i desideri di comunicazione di Maria.
L’assimilazione alla Madre avviene, inoltre, nell’intima conoscenza dell’animo
di lei. Tale conoscenza si colloca quale arricchimento e sviluppo della
catechesi ricevuta da Veronica dalla Chiesa, ed è data da Maria verbalmente o “ab
intra”.
Per
la comunicazione verbale valga questo utilissimo passo:
“Figlia
mia, sappi che, quando venne l’Angelo Gabriele a darmi questo annunzio, per
parte di Dio Onnipotente, io stavo nella cognizione della mia bassezza e viltà;
ed è questo l’esercizio che do a te. Sta sempre avvilita ed annichilita sotto
tutti, come vile fango e polvere” (D III,961).
Per
la comunicazione “ab intra”:
“Ebbi
un non so che di divino che fu un saggio di quello che ebbe l’anima di Maria
SS.ma nel dare il consentimento del suo volere a Dio (nell’Annunciazione). Essa
allora fece per sé e per tutti noi, ed offrì essa medesima per la nostra
redenzione” (D III,963).
“In
quel mentre l’anima tua si unì alla mia e avvertì la cognizione e penetrazione
di quel che patì il mio cuore” (D IV,442).
“Io
in quel punto ti feci riposare sul mio seno e per mezzo del mio cuore
partecipai a te un saggio di quel contento che ebbe l’anima mia, nell’ora in
cui il mio Figlio SS.mo risuscitò” (D IV,450).
Tutto
ciò sviluppa l’imitazione di Maria, e Veronica è così davanti a Dio bella della
bellezza della “Piena di Grazia”. Procedendo oltre si vede come la già
vista comunicazione dei suoi meriti si traduce, presso Dio, in un rafforzamento
della preghiera da parte di Maria così che Veronica viene a “trovare grazia
presso Dio”.
Tornando
al testo di introduzione, Maria è “cooperatrice” proprio nel far “trovare
grazia presso Dio”.
Il
far “trovare grazia presso Dio” non va visto sulla linea della preghiera
a Maria, che intercede presso Dio: esso nasce dall’assimilazione dell’anima a
Maria ed è attuato con impulsi di grazia attuale che, voluti da Maria e
realizzati da Dio, muovono Veronica a Dio.
A
questo punto ci si trova in pieno nel capitolo primo del Vangelo secondo Luca,
cioè nel mistero dell’adombramento che lega Maria allo Spirito Santo, e l’A si risolve nel mistero dell’incarnazione. Ecco un testo
eloquente dell’opera dello Spirito Santo che agisce nell’anima che ha trovato
grazia presso Dio:
“Queste
cose tu come tu non le potevi fare, ma le facevi per istinto mio; io guidavo te
e tu con me operavi e cooperavi con il divino amore” (D IV,453).
Lo
Spirito Santo nel Diario viene presentato quale maestro, poiché Veronica più
volte è detta “Figlia dell’Eterno Padre, Sposa del Divin Verbo e discepola
dello Spirito Santo”.
Tale
titolo, in riferimento con la Scrittura, dice che l’approfondimento della
parola di verità avviene attraverso lo Spirito Santo che, essendo datore di
vita, la fa vivere nella comunicazione del suo amore. Il divino amore, che è
l’espressione creata dell’Amore increato, cioè lo Spirito Santo, è così: “regolamento
di tutte le azioni” (D IV,461). Lo Spirito Santo risulta maestro perché insegna
all’anima l’amore mediante il suo amore.
Il
divino amore è presentato operante e cooperante. E’ operante quando lo Spirito
Santo interpella l’anima spingendola col suo amore ad un sì di spogliamento di
sé da sé, per aderire a lui che vuole stabilire una nuova intensità d’amore in
un nuovo approfondimento di verità. E’ cooperante quando lo Spirito Santo, dopo
aver ricevuto il sì, che è un sì detto in Maria, stabilisce nell’anima il nuovo
livello di cooperazione.
Tale
operare e cooperare del divino amore è l’azione di grazia attuale dello Spirito
Santo a dare all’anima continui aumenti della grazia santificante.
Pure
Maria, nella comunicazione dei suoi impulsi, è vista nel Diario operante e
cooperante.
Maria
opera movendo l’anima a consensi sempre più pieni alla volontà di Dio. Il sì
dell’anima partecipa così della forza del Fiat di Maria. Coopera aiutando
l’anima a cooperare con il divino amore:
“Il
cuore e l’anima mia poi rispondevano un sì, secondo il cuore di Maria” (D
III,1097).
L’azione
di Maria è così rivolta a preparare l’anima a ricevere l’azione sovrana dello
Spirito Santo, rivolta a formare nell’anima congiunta a Maria il Cristo e in
Lui, via che conduce al Padre e causa meritoria di Ciò, la unisce sempre più
alla Trinità.
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