Sahelanthropus tchadensis
I fossili di Sahelanthropus tchadensis sono stati rinvenuti
nel 2001-2002 a Djiurah nel Ciad, nella parte meridionale del Sahara. La
scoperta del cranio fossile è stata effettuata dallo studente universitario
Ahhounta Djimdoumalbay membro di una equipe Ciad guidata dal francese Alan
Beauvilan. Seguì il ritrovamento di una mandibola con alcuni denti. Il nome
deriva da Sabel, regione del sud del Sahara; "Tchadenensis", deriva da
Tchad (Ciad). Il nome è stato dato per sottolineare la novità del reperto quanto
al genere quanto alla specie. Il nuovo fossile venne tuttavia denominato “Toumai”,
che nella lingua dell'etnia Goran significa “speranza di vita”. “Toumai” è nome
applicato ai bambini che nascono prima della stagione delle pioggie.
Altri reperti oltre il cranio e la mandibola non sono stati
ritrovati.
La datazione è stata fissata per mezzo del metodo del
confronto faunistico fossile (Libycosaurus e Nvanzachoerus Syriticus) a 6
o 7 milioni di anni fa. La datazione di 7 milioni di anni è la più condivisa.
Alcuni, in base a somiglianze craniali con altri bipedi,
avanzano l'ipotesi che potesse avere una deambulazione bipede, ma il fatto che
il forame magnum è posizionato verso la parte posteriore non depone a favore del
bipedismo.
La capacità cranica è stata stimata tra i 320-340-360-380 cc.
in base alle ricostruzioni dai frammenti.
Sul reperto sono state avanzate molte ipotesi senza che
nessuna abbia prevalso.
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