Australopiteco (Australopithecus) boisei (1959)

 

    

 

E' stato ritrovato nella gola di Olduvai, un canalone eroso dalle acque, profondo un centinaio di metri, a nord-est del lago Eyasi (Tanzania). Nel passato il Boisei veniva chiamato Zinjantropus boisei. Zinj era l'antico appellativo dell'Africa orientale, mentre Boise è il nome di chi finanziava le ricerche.

La datazione degli esemplari è collocata tra 2,3 e 1,2 milioni di anni fa in base agli strati dei ritrovamenti.

Reperti sono stati trovati anche a Koobi Fora, sulla riva orientale del lago Turkana (Kenia), lungo la Rift Valley.

La capacità cranica era in media di 530 cc. (545 cc. come massimo). Presente la cresta sagittale per l'inserzione di potenti muscoli masticatori. La cresta sagittale è al centro della calotta cranica, diversamente dall'Aehtiopicus che l'aveva più posteriormente. Dentizione massiccia, adatta a masticare semi coriacei, noci, radici, erbe. La taglia corporea del Boisei era tuttavia solo del 10% maggiore di quella dell'Africanus. I maschi avevano un peso di 49-50 kg., con un'altezza di 1,4 m.; le femmine pesavano circa 34 kg., con un'altezza di 1 m. Viveva nella savana non lontano da corsi d'acqua e zone alberate dove trovava difesa dai predatori, arrampicandosi, come tutti gli australopiteci, su alberi di medio fusto.