Homo heidelbergensis

 

    

 

Sotto il nome di Homo heildelbergensis vengono compresi da alcuni studiosi gli Homo sapiens arcaici ritrovati in Africa, Europa ed Asia occidentale, e datati tra i 600 e i 100 mila anni fa; altri preferiscono da 800 a 150 mila anni fa, includendo così l'Antecessor. Il nome deriva da Heidelberg, città della Germania, nei pressi della quale, a Mauer, nel 1907, venne rinvenuta una mandibola, attribuita però ad Homo erectus, datata 650 mila anni fa. La denominazione di Homo heildelbergensis è stata promossa, con altri, da Eudald Carbonell dell'Università di Tarragona dopo aver considerato dei fossili rinvenuti nel 1992 in strati della grotta Gran Dolina di Atapuerca (Spagna), e dei reperti litici ritrovati nel 1994 nella stessa grotta, che per la loro semplicità di fattura non potevano essere attrubuiti all'Homo sapiens. La denominazione obbedisce però solo ad un accorpamento astratto, infatti nella realtà esiste un mix di forme tra primitivo e avanzato ben difficile da includere in un'unica denominazione. Per questo continua a mantenersi viva la vecchia denominazione di Homo sapiens arcaicus, la quale poi non va intesa come uno standard per tutti gli Homo.

Le caratteristiche generali dell'Homo heidelbergensis, alias Homo sapiens arcaicus, sono torus sovraorbitario più piccolo di quello di Erectus; la fronte meno sfuggente; l'angolo della faccia è più verticale sia di Erectus che di Ergaster; il cervello arriva fino a 1600 cc. cioè a livello del Neandertal. Per i maschi si ha un peso medio di 62 kg. per un'altezza di circa 1,7 m.; per le femmine si ha un peso medio di 51 kg. per un'altezza di circa 1,6 m. Gli Heidelbergensis sono in genere meno robusti degli erectus. Heidalbergensis è forse il discendente di Antecessor. Heidelbergensis è a sua volta l'antenato di Homo neandertalensis, salvo dover dire che Homo Antecessor è più moderno dei suoi ipotizzati discendenti, il che non combacia con le idee evoluzioniste.