Homo
georgicus
Dal 1991 al 1999 a Dmanisi, a circa 100 km. a sud di Tbilisi, in Georgia, sono stati ritrovati tre crani di Homo. La
Georgia è uno stato ad est del Mar Nero, nel Caucaso meridionale. Già
repubblica dell'Unione Sovietica, confina a nord con la Russia e a sud con la
Turchia, l'Armenia e l'Azerbaijan. L'èquipe operativa era formata da francesi
del Laboratorio di preistoria del Museo di storia nazionale di Parigi e da
ricercatori Georgiani, guidata rispettivamente da Henry de Lumley e David
Lordkipanidze.
Il gruppo ha operato su di uno strato di ceneri vulcaniche poste
sopra una colata di basalto, a 10 cm. dallo stesso, e ha ritrovato tre crani,
datati a 1,8 milioni di anni fa. Si hanno così i reperti più antichi di Homo in
Europa. Con Homo antecessor si era a 800 mila anni fa, ora si è giunti a un
milione di anni prima. La capacità più piccola dei tre crani è di circa 600
cc., ma si pensa che si tratti di un infante. Le caratteristiche di Homo
georgicus sono intermedie tra Ergaster e Habilis. Georgicus giunse nel Caucaso meridionale partendo
dall'Africa e attraversando la Palestina. Lungo questo percorso sono stati
infatti ritrovati siti di utensili
litici usati da Homo georgicus.
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