
Ecstasy

E’ una sostanza (metilendiossimetamfetaina)
molto pericolosa ed in crescente aumento di consumo, perché facilmente
reperibile e a basso costo; essa ha preso piede nelle classi di età più giovane
perché astutamente propagandata come innocua; spesso la composizione non è
conosciuta dal consumatore. Si conta che in Europa vi siano decine di milioni
di consumatori. L'ecstasy ha un azione stimolante e psichedelica sul sistema
nervoso centrale, con una drammatica azione neurotossica irreversibile. E' uno
stimolante e nello stesso tempo un allucinogeno, con forte influenza a livello
comunicativo ed emozionale, con effetti di resistenza fisica e di attenzione.
L'ecstasy agisce aumentando la
presenza di serotonina nelle terminazioni sinaptiche. Gli effetti si instaurano
dopo 30-60 minuti dall'assunzione. Inizialmente si ha un senso di malessere, di
respiro affannoso, poi giungono quelli desiderati. Frequentemente è assunta
insieme ad altre sostanze quali la cocaina, LSD, le anfetamine o l'alcool. Il
rischio della disidratazione è immediato a causa della sudorazione (ballo-discoteca)
Segue il rischio di un blocco renale e dell'attività termoregolatoria. La
neurotossicità dell'ecstasy è devastante. Si ha una degenerazione irreversibile
dei neuroni.
Ricerche accurate hanno messo in
evidenza che dopo una settimana dall'assunzione dell'ecstasy, pari a tre
pasticche assunte a distanza di tre ore una dall'altra, la presenza della
serotonina nel cervello è grandemente diminuita rispetto allo stato normale. La
registrazione del danno, seppur diminuito, è stato riscontrato ancora sette
anni dopo, senza che si avesse altra assunzione di ecstasy. I danni sono
presenti anche circa la dopamina, con l'apertura a patologie quali il
Parkinson.
Sono stati osservati stati di
psicosi paranoide, collasso cardiocircolatorio e infarto, danni epatici ed
ipertermia con esiti a volte infausti.
Designer drugs

Le “designer
drugs” sono droghe sintetiche costantemente modificate in base alle leggi
vigenti. Gli elementi base si acquistano legalmente nelle farmacie, presso le
drugstores, cioè le industrie chimiche. Hanno effetti simili a quelli dati dai
prodotti precursori. Oltre le anfetamine (designer drugs), si hanno le
fenciclidine, le triptamine, le prodine, le fontanili. Il numero di tali
sostanze è in continua crescita.
Le fenciclidine
possono condurre a stati di perdita della volontà; 20-100 grammi possono
condurre al coma.
Le triptamine sono
molto pericolose avendo effetti simili a quelli prodotti dall'LSD.
Le prodine hanno
effetti che richiamano quelli dell'eroina e della morfina.
Le fentanili, “China
white” e “Persian white”, hanno effetti centinaia di volte più
potenti della morfina. Per la loro estrema potenza sono frequenti i decessi per
sovradosaggio, per via di paralisi respiratoria.
Sostanze volatili inalanti

Gli inalanti sono
sostanze volatili o gas. Essi producono effetti enfatizzanti ed eccitanti sul
sistema nervoso centrale e provocano una tenace dipendenza fisica e tolleranza.
Sono contenute nei prodotti di
uso domestico, ad es. nei solventi, smacchiatori, vernici, etere, colle, ecc.
Sono prodotti di facile reperimento per
l’uso diffuso e il basso costo. Per
questo motivo sono utilizzati in
settori sociali che non hanno sufficiente reddito per acquistare le droghe più
comuni. I consumatori di queste sostanze spesso non conoscono la pericolosità
delle stesse.
Sono prodotti estremamente
pericolosi per l’alta tossicità; per alcune di queste sostanze sono segnalate
malattie ad esse riconducibili ad es. tumori, epatopatie, neuropatie, ecc.
La sindrome di astinenza si può
manifestare con cefalea, vomito, dolori addominali.
Smart
drugs

Sono
droghe recentissime, non ancora catalogate e perciò non perseguibili dalle leggi, e vendute liberamente in Italia da un
centinaio di negozi. Queste "droghe furbe" producono, con adeguate
dosi, un senso di potenzialità delle proprie capacità, ma anche allucinazioni
e stati emotivi "socialmente pericolosi". Vengono usate in discoteca o
nei rave-party ma anche in altre circostanze. Il giro di affari nel mondo tocca
la cifra di un miliardo di dollari all'anno.
Ecco
l'elenco delle "droghe furbe" vendute sotto forma di bibite
energetiche, pillole, gocce o erbe aromatiche, fornito dall'Istituto Superiore
di Sanità:
fungo
ovulo malefico (principio attivo: muscimolo)
noce
di betel (arecolina)
hawaiian
baby woodrose (ergina)
ginseng
indiano (witanolidi)
assenzio
(absintina)
natema
(dimetiltriptamina)
occhi
di dio (sesquiterpeni)
arancio
amaro (sinefrina)
mao
(afedrina)
tlilitzin
(ergina)
lattuga
selvatica (lattucina)
mimosa
tenuiflora (dimetiltriptamina)
biak
(mitraginina)
yohimbe
(yohimbina)
badoh
(ergina)
menta
magica (salvinorina)
kanna
(mesembrina)
malva
branca (efedrina)
tribolo
(protodioscina)
trichocereus
(mescalina)
cactus
di San pedro (mescalina)
torcia
peruviana (mescalina)
trichocereus
validus (mescalina)
trichocereus
bacbg (mescalina)
voacanga
africana (voacamina).
Droghe della strada

Krokodil o desomorfina. Tale desomorfina è ottenuta
dalla codeina ricavata dallo iodio e dal fosforo rosso, ed è piena di
impurità e sostanze tossiche che provocano flebiti e gangrene. E’ detta in
Russia “droga di strada”, ma ora dagli effetti ha il nome di droga
del cannibale, del cannibale o degli zombie, causando effetti devastanti sul
sistema nervoso in modo tale che il soggetto perde ogni controllo, azzerando
i freni inibitori fino ad aggressività cannibalesche. La pelle viene
devastata con chiazze che nascono da una carne intaccata dall’interno. I
primi casi si sono registrati in Arizona, ma è presente anche in Russia. E’
presente in Svizzera. Ha preso piede anche in Italia. E’ iniettata in una
miscela di olio e benzina. L’aspettativa di vita si riduce a due o tre anni.
Si chiama Krokodil (coocodrillo) dal fatto che produce alterazioni sulla
pelle. Risulta tre volte più economica dell’eroina. Altri nome dato alla
droga sono: Sali da bagno, Sexstasy, Settimo cielo. I tossicomani stanno
diventando sempre più autodistruttivi, e distruttori di famiglie.

Un’altra “droga di strada” viene dalla
Grecia, si chiama Sisa ed è fatta con un derivato della metaanfetamina unita
ad acido delle batterie, sale, e schampoo o olio di auto, polvere delle
lampadine al neon. La Grecia è un paese povero e questo produce la ricerca
di droghe low cost, dette “droga di strada”. Ha effetti devastanti.
Produce insonnia, allucinazioni,
anoressia, ansietà, aggressività, piaghe sulla pelle, caduta dei denti. È
assunta fumandola con una pipa.

Dalla Grecia viene anche un’altra “droga della
strada”. È la Thai. Un mix di eroina con schampoo, detersivo, e altre
sostanze di casa. Viene iniettato. Gli effetti sono il togliere ogni
emozione “cervello spento”, il soggetto fa fatica a parlare, non
capisce più niente, diventa come uno zombie. Gli effetti psichici sono
devastanti. In due o tre mesi di assunzione il soggetto raggiunge
l’alienazione
Cyber droghe

Sono droghe non chimiche, che
generano effetti allucinogeni per mezzo dell'ascolto di musica con onde sonore
comprese fra 3 e 20 hertz, cioè gli infrasuoni. La minima frequenza udita
dall'orecchio umano è di 20 hertz, perciò in tali droghe si raggiungono i 30
hertz per consentire una debole percezione auditiva.
Tali onde sonore hanno la
frequenza delle onde degli elettroencefalogramma (beta, theta, alfa, delta).
Le onde sonore sono, ovviamente, una realtà distinta dalle onde dell'encefalogramma
che rivelano l'attività elettrochimica del cervello, ma determinano il fenomeno
che le onde beta, theta, alfa, delta subiscono l'influsso di quelle sonore che
hanno stesse frequenze. L'hertz è un'unità di misura che significa uno al
secondo. Ad esempio un orologio che ha un ticchettio della lancetta ogni secondo
ha una frequenza di 1 hertz. L'unità di misura hertz può essere applicata ad
ogni evento periodico.
Gli infrasuoni delle cyber
droghe hanno la capacità di sommarsi agli effetti dell'ecstasy. Nei Rave-party
la musica potenzia gli effetti droga. Non è difficile vedere soggetti che nei
Rave-party stanno per ore davanti alle casse altoparlanti.
Le cyber droghe sono presentate
come realizzanti gli effetti delle singole droghe chimiche: cocaina, marjuana,
ecstasy..., ma è solo propaganda. Le cyber droghe richiedono
l'apporto dell'individuo. Così si hanno alcune regole che vanno osservate ad
ogni dose di droga virtuale.
1)
Bisogna
evitare ogni distrazione.
2)
Non
avere più alcuna urgenza da compiere.
3)
La
dose va presa al buio o di notte.
4)
Ad
occhi chiusi.
5)
Bisogna
essere rilassati
6)
Bisogna
focalizzarsi sulla musica.
7)
Bisogna
stare fermi.
8)
Bisogna
essere pazienti per ottenere l'effetto.
9)
Bisogna
restare un po' nel letto dopo aver ricevuto la dose.
10) Ogni
volta bisogna percorrere queste tappe.
Quello che si deve subito dire è
che si contrae una dipendenza psicologica marcata, proprio perché le cyber
droghe richiedono la collaborazione del soggetto. Se le droghe chimiche
richiedono il buco, la sniffata, la fumata, l'ingestione, quelle virtuali
chiedono l'osservanza dei 10 punti elencati, per giungere agli effetti promessi.
Riguardo alla dipendenza
neurologica non vi sono ancora studi specifici, ma si ipotizza fondatamente tale
dipendenza, in quanto il cervello tende a sincronizzarsi con le cyber droghe,
cioè con le frequenze sonore impartitegli e quindi ad assuefarsi. Per avere
un'idea di cosa avviene basta riferirsi alla notissima esperienza di due
diapason vicini. Se ne viene fatto vibrare uno dopo un pò anche l'altro si mette
a vibrare.
Le alterazioni delle onde beta,
theta, alfa, delta, si accompagnano a stati allucinogeni.
Per uscire dalle cyber droghe è
necessaria una forte disintossicazione psicologica, un recupero del senso del
reale al quale, proprio con la collaborazione psicologica di se stessi, si è
abdicato. Un vero tunnel.
Su
“Metro, Bologna. Giovedì 3 luglio 2008”, si trova in seconda pagina questa
testimonianza di prima dose ed è veramente drammatica. E' di una ragazza di
Genova.
“Una notte quasi insonne, incubi da vertigine, borse sotto gli occhi. Sono
gli effetti della mia prima, e ultima, volta con l'iDoser, la nuova droga
virtuale. Dopo averne sentito parlarne persino dal Tg della sera mi sono detta:
proviamo, “facciamoci”. Pochi minuti su internet e scarico l'mp3 dal nome più
innocente: “antidepressivo”. Un click e l'audio inizia. Il display informa che
durerà 5 minuti. Dopo pochi secondi queste vibrazioni quasi impercettibili mi
hanno annoiata a morte, ma assumo la mia dose fino alla fine. Non mi sento
affatto drogata, spengo il pc e vado a dormire. Gli effetti si fanno sentire
pochi minuti dopo: come se avessi bevuto due litri di caffè”.
Qualcuno potrà essere preoccupato dal fatto che gli infrasuoni esistono in
natura. Va detto che la lunga esposizione, di ore e ore, agli infrasuoni
prodotti da macchinari dell'uomo può produrre nell'uomo senso di fatica, di
nausea, ma mai effetti che si avvicinano neppur lontanamente a quelli della
droga virtuale, organizzata ad arte con specifiche frequenze e inserita dentro
un quadro musicale appena udibile, immediatamente sopra l'infrasuono (tra i 20 e
i 30 hertz), avente lo scopo di focalizzare il soggetto sulla somministrazione
che sta ricevendo.
GHB

GHB (acido
gamma idrossi butirrico), “droga dello stupro”, ecstasy liquida, somotomax,
scoop, ecc., è una sostanza prodotta negli anni 60 come anestetico. La sostanza
è un neurotrasmettitore presente in natura. Ha l'aspetto dell'acqua, ma è
oleosa, con sapore salato; è inodore. L'assunzione di 1 grammo provoca effetti
simili all'alcool; se si giunge a 2 grammi sì ha euforia, caduta del dominio di
sé; oltre i 5 grammi si giunge ad avere difficoltà nel muoversi, a parlare, e si
cade nel sonno. Gli effetti durano da tre a sei ore.
La droga crea
problemi di memoria circa le azioni compiute o subite durante il tempo degli
effetti. Questa particolarità ha fatto sì che sia usata per gli stupri. Si offre
alla donna una bevanda, un'aranciata o altro, oppure si versa la sostanza nella
bevanda che la donna sta consumando, creando un momento di disattenzione. Il
sapore salato del GHB viene camuffato dal sapore della bevanda. La donna entra
in uno stato di incapacità a reagire, di perdita dei freni inibitori, insieme ad
una sorta di euforia: una ipnosi chimica.
Terminato lo
stupro la donna ricorda ben poco di quanto successo, ricorda però che un uomo,
di cui può tracciare l'identikit, l'aveva avvicinata offrendole una bevanda,
oppure si era messo accanto a lei. La prova dello stupro avvenuto la si ritrova
nell'esame delle urine se fatto entro 24 ore. Ma esiste anche un test che rileva
tracce della sostanza nei capelli fino a sei mesi di distanza. L'esame è
automatizzato. I ricordi della vittima vengono così confermati e si apre la
strada per la denuncia e quindi delle indagini.
La sostanza può
anche causare stati di coma e anche la morte; depressione respiratoria, vomito.
E' di regola
non accettare mai il regalo di una bevanda da sconosciuti, e stare attenti al
proprio bicchiere se qualcuno si avvicina.
Crystal METH

Il Crystal Meth ha diversi nomi: Tina, Glass, Ice, Ecstasy
Thai, Shaboo. E’ una metanfetamina, una potente variante delle anfetamine.
E’ stata sintetizzata per la prima volta nel 1893 dai
giapponesi e venne usata nell’ultima guerra dai kamikaze nipponici.
Si presenta in forma di cristalli simili al sale da cucina.
Il suo costo è basso e ciò ne spiega la diffusione notevole nel Nord America, ma
già altrove si va diffondendo. In Italia tale droga è stata recentemente
intercettata.
Si fuma usando apposite pipe, si inietta disciolta in
liquidi, si sniffa facendo evaporare col calore i cristalli, si ingerisce
disciolta in bevande. Produce una sensazione di euforia, di invincibilità che ha
un acme per 10-20 secondi, poi l’attenuazione e un prolungarsi degli effetti
fino a 6-8 ore. Allenta i freni inibitori con episodi di aggressività e di
violenza, di intemperanza sessuale. Seguono stati di depressione, ansia,
confusione, insonnia, paranoia, psicosi.
La sua azione attiva la dopamina. Il risultato è devastante
per il cervello. In breve compromette irreversibilmente l’8-10% dei tessuti
nervosi cerebrali predisposti alla memorizzazione.
Piani di trattamento
di disintossicazione
Metadone

Il
Metadone è un oppiaceo sintetico usato nella terapia dei tossicodipendenti.
Venne prodotto nel 1942 in Germania, come sostituto della morfina diventata
rara. Nel 1953 venne brevettato come forte analgesico sotto il nome di Polamidon.
Venne usato poi negli anni 70, a partire dagli USA, come sostituto dell'eroina
contro le sindromi di astinenza somatiche. Il prodotto, considerato un farmaco,
ha gli stessi meccanismi d'azione della morfina e dell'eroina, ma con
manifestazioni antagoniste a quelle delle due droghe, così da fornire una
terapia sintomatologica alle crisi da astinenza (coliche addominali, vomito,
orripilazione, dolori atroci lombari e crampi alle gambe). La somministrazione
del Metadone va fatta con grande competenza ed esperienza, e si svolge
nell'ambito del Servizio Sanitario per le Tossicodipendenze, nei casi gravi,
quando altri farmaci rivolti a coprire la sintomatologia da astinenza
(tranquillanti, antidolorifici, antispastici, clonidina ecc.) hanno fallito. La
somministrazione del metadone, una volta iniziata, non si sa bene quando la si
possa sospendere; l’esperienza insegna che le ricadute nella droga possono
susseguirsi e che i ragazzi spesso passano da 5 a 10 anni di uso del metadone.
Recentemente, per la sintomatologia da astinenza, sia sta usando anche la
Buprenorfina, un oppiaceo sintetico prodotto agli anni 60, e usato per la
terapia del dolore.
Il problema delle
droghe è esteso e grave; esso rappresenta un problema sociale, ma ognuno, sia
nelle strutture addette, sia a livello personale, deve sforzarsi di lottare
contro il loro uso, sapendo che la grande maggioranza delle persone
tossicodipendenti è assolutamente recuperabile per una vita soddisfacente e
felice.
Un atteggiamento di
esclusione preconcetta del cammino terapeutico o di rassegnazione costringerà
molti tossicodipendenti ad una vita misera e spesso ad una morte prematura.
Esistono servizi
territoriali nelle Aziende Sanitarie Locali per la cura delle
tossicodipendenze. Queste unità operative specialistiche "individuate con
la sigla S.E.R.T, vale a dire “Servizio Territoriale per la cura delle
Tossicodipendenze", si occupano delle problematiche correlate alla
tossicodipendenza delle sostanze legali o illegali (cocaina, eroina, alcool,
fumo, ecc.). Queste strutture hanno lo scopo di attuare progetti di
prevenzione, riabilitazione e reinserimento nella famiglia e nella società dei
soggetti interessati, avvalendosi di tutte le strutture sanitarie
specialistiche necessarie: medici, psicologi, infettivologi, psichiatri,
infermieri, e anche strutture di sicurezza, forze dell’ordine, tribunali, ecc.,
per affrontare le problematiche derivanti dall'uso delle sostanze. Per i
soggetti che fanno uso di sostanze si ricorre a piani di trattamento
disintossicante, semplici, cioè a loro psicologicamente accessibili,
personalizzati. Molto si agisce dando supporto psicologico, e, quando è
necessario, usando sostanze antagoniste.
Aggiornato il 18 Giugno 2010

"Maria,
tu sei la nostra madre,
a
te affidiamo tutti i giovani,
quelli
più soli e più vittime della droga.
Renditi
presente a loro, infondendo speranza
in
un mondo dove la solitudine e il disimpegno
non
abbiano più luogo.
Donaci
di essere sempre vicini a chi è nella
sofferenza,
e aiutaci a preparare un mondo nuovo,
un
mondo dove regni l'Amore.
Amen".
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