II Stazione: Gesù è caricato della croce
V/. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi
R/.
Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum
La Parola
(Mt 27,31; Ps 21): “Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo”. “Ma io sono verme
e non uomo, rifiuto degli uomini, disprezzato dalla gente. Si fanno beffe di me quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:
‹Si rivolga al Signore; lui lo liberi,
lo porti in salvo, se davvero lo ama!›.Sei
proprio tu che mi hai tratto dal grembo, mi hai affidato al seno
di mia madre. Al mio nascere a te fui consegnato: dal grembo di
mia madre sei tu il mio Dio. Non stare lontano da me,
perché l'angoscia è vicina e non c'è chi mi aiuti”.
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Signore Gesù, Satana, bugiardo, ti aveva offerto i regni della terra chiedendoti in cambio di diventare un suo servo, ma tu al contrario hai indirizzato te stesso al Padre, accettando di sopportare il furore di Satana e l'ostilità di coloro che lo seguono. Aiutaci Signore, Re universale, a rifiutare le buie prospettive del mondo, pronti a sostenere incomprensioni e urti, rimanendo al tuo servizio per l'avvento della civiltà dell'amore sulla terra, per poi ricevere il premio della gioia eterna nel cielo.
Cuius Cuius animam gementem,
contristatam et dolentem
pertransivit gladius. |