III Stazione: Gesù cade per la
prima volta
V/. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi
R/.
Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum
La Parola
(Ps 37): "Le tue frecce mi hanno trafitto,
la tua mano mi schiaccia.
Sono tutto curvo e accasciato,
triste mi aggiro tutto il giorno.
Sono tutti infiammati i miei fianchi,
nella mia carne non c'è più nulla di sano.
Sfinito e avvilito all'estremo (...) Palpita il mio cuore, le forze mi abbandonano,
non mi resta neppure la luce degli occhi.
I miei amici e i miei compagni
si scostano dalle mie piaghe (...) Io come un sordo non ascolto
e come un muto non apro la bocca;
sono come un uomo che non sente
e non vuole rispondere.
(...)
Ecco, io sto per cadere
e ho sempre dinanzi la mia pena.
(...) I miei nemici sono vivi e forti, troppi mi odiano senza
motivo: mi rendono male per bene, mi accusano perché cerco il
bene. Non abbandonarmi, Signore, Dio mio, da me non stare lontano". |
Signore Gesù, quando sotto il peso delle circostanze tutti ci dichiarano vinti, dacci la forza di riprenderci, di non smarrirci, anche se sappiamo che ci aspettano cose ancora più dolorose. Dacci forza affinché il nostro cuore non venga meno, ma anzi aumenti la sua fiducia in te. Il tuo Spirito ci animi a procedere, ad essere lucerne accese che mantengono visibile la tua via della salvezza.
O quam tristis et afflicta
fuit illa benedica
mater Unigeniti! |