Salmo 135 (136) Grande litania di ringraziamento

 

 

Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.

Rendete grazie al Dio degli dei,
perché il suo amore è per sempre.

Rendete grazie al Signore dei signori,
perché il suo amore è per sempre.

Lui solo ha compiuto grandi meraviglie,
perché il suo amore è per sempre.

Ha creato i cieli con sapienza,
perché il suo amore è per sempre.

Ha disteso la terra sulle acque,
perché il suo amore è per sempre.

Ha fatto le grandi luci,
perché il suo amore è per sempre.

Il sole, per governare il giorno,
perché il suo amore è per sempre.

La luna e le stelle, per governare la notte,
perché il suo amore è per sempre.

Colpì l'Egitto nei suoi primogeniti,
perché il suo amore è per sempre.

Da quella terra fece uscire Israele,
perché il suo amore è per sempre.

Con mano potente e braccio teso,
perché il suo amore è per sempre.

Divise il Mar Rosso in due parti,
perché il suo amore è per sempre.

In mezzo fece passare Israele,
perché il suo amore è per sempre.

Vi travolse il faraone e il suo esercito,
perché il suo amore è per sempre.

Guidò il suo popolo nel deserto,
perché il suo amore è per sempre.

Colpì grandi sovrani,
perché il suo amore è per sempre.

Uccise sovrani potenti,
perché il suo amore è per sempre.

Sicon, re degli Amorrei,
perché il suo amore è per sempre.

Og, re di Basan,
perché il suo amore è per sempre.

Diede in eredità la loro terra,
perché il suo amore è per sempre.

In eredità a Israele suo servo,
perché il suo amore è per sempre.

Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi,
perché il suo amore è per sempre.

Ci ha liberati dai nostri avversari,
perché il suo amore è per sempre.

Egli dà il cibo a ogni vivente,
perché il suo amore è per sempre.

Rendete grazie al Dio del cielo,
perché il suo amore è per sempre.

 

Commento

 

Il salmo, detto Grande Hallel, cioè grande lode, si compone di un invito alla lode, di un riferimento alle grandi opere della creazione sulla scorta di Gn 1,6-17, di una memoria dei grandi fatti dell'Esodo e dell'ingresso nella Terra Promessa. La parte finale: “Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi...” si può applicare molto bene alle vittorie che portarono alla liberazione dall'oppressione dei Filistei e alla conclusione della conquista della Terra Promessa; in quest'ultimo caso il salmo venne cantato al momento del trasferimento dell'arca nel tempio di Salomone e della consacrazione dell'altare (Cf. 2Cr 5,13; 7,3.6). E' possibile anche la collocazione del salmo dopo il ritorno dall'esilio babilonese, dal momento che il titolo “Dio del cielo” è proprio del tempo dell'esilio e del postesilio. (Cf. Esd 1,2; 5,11.12; 7,23; Nm 1,4; 2,4.20; 9,32; Dn 2,18, ecc.).

Rendete grazie al Dio degli dei” (Cf. Dt 10,17) indica la sovranità di Dio su tutti gli dei, cioè su ciò che si celava dietro i culti pagani e che emergeva nelle divinazioni e nei prodigi dei maghi (Cf. Es 7,11.22; 8,3). “Rendete grazie al Signore dei Signori”, cioè di tutti i potenti della terra (Cf. Ap 20,16)..

Circa Sicon re degli Amorrei e Og re di Basan si veda il salmo 134.

Cristo crocifisso e risorto è l'espressione inesausta dell'eterna misericordia del Padre.