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Rendete
grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Rendete grazie al Dio degli dei,
perché il suo amore è per sempre.
Rendete grazie al Signore dei signori,
perché il suo amore è per sempre.
Lui solo ha compiuto grandi meraviglie,
perché il suo amore è per sempre.
Ha creato i cieli con sapienza,
perché il suo amore è per sempre.
Ha disteso la terra sulle acque,
perché il suo amore è per sempre.
Ha fatto le grandi luci,
perché il suo amore è per sempre.
Il sole, per governare il giorno,
perché il suo amore è per sempre.
La luna e le stelle, per governare la notte,
perché il suo amore è per sempre.
Colpì l'Egitto nei suoi primogeniti,
perché il suo amore è per sempre.
Da quella terra fece uscire Israele,
perché il suo amore è per sempre.
Con mano potente e braccio teso,
perché il suo amore è per sempre.
Divise il Mar Rosso in due parti,
perché il suo amore è per sempre.
In mezzo fece passare Israele,
perché il suo amore è per sempre.
Vi travolse il faraone e il suo esercito,
perché il suo amore è per sempre.
Guidò il suo popolo nel deserto,
perché il suo amore è per sempre.
Colpì grandi sovrani,
perché il suo amore è per sempre.
Uccise sovrani potenti,
perché il suo amore è per sempre.
Sicon, re degli Amorrei,
perché il suo amore è per sempre.
Og, re di Basan,
perché il suo amore è per sempre.
Diede in eredità la loro terra,
perché il suo amore è per sempre.
In eredità a Israele suo servo,
perché il suo amore è per sempre.
Nella nostra umiliazione si è ricordato di noi,
perché il suo amore è per sempre.
Ci ha liberati dai nostri avversari,
perché il suo amore è per sempre.
Egli dà il cibo a ogni vivente,
perché il suo amore è per sempre.
Rendete grazie al Dio del cielo,
perché il suo amore è per sempre. |
Commento
Il salmo,
detto Grande Hallel, cioè grande lode, si compone di un invito alla
lode, di un riferimento alle grandi opere della creazione sulla scorta di Gn
1,6-17, di una memoria dei grandi fatti dell'Esodo e dell'ingresso nella
Terra Promessa. La parte finale: “Nella
nostra umiliazione si è ricordato di noi...”
si può applicare molto bene alle vittorie che portarono alla liberazione
dall'oppressione dei Filistei e alla conclusione della conquista della Terra
Promessa; in quest'ultimo caso il salmo venne cantato al momento del
trasferimento dell'arca nel tempio di Salomone e della consacrazione dell'altare (Cf.
2Cr 5,13; 7,3.6). E' possibile anche la collocazione del salmo dopo il ritorno
dall'esilio babilonese, dal momento che il titolo “Dio
del cielo”
è proprio del tempo dell'esilio e del postesilio.
(Cf. Esd 1,2; 5,11.12; 7,23; Nm 1,4; 2,4.20; 9,32; Dn 2,18, ecc.).
“Rendete
grazie al Dio degli dei”
(Cf. Dt 10,17) indica la sovranità di Dio su tutti gli dei, cioè su ciò che
si celava dietro i culti pagani e che emergeva nelle divinazioni e nei
prodigi dei maghi (Cf. Es 7,11.22; 8,3). “Rendete
grazie al
Signore dei
Signori”,
cioè di tutti i potenti della terra (Cf. Ap 20,16)..
Circa
Sicon
re degli Amorrei e Og re di Basan si veda il salmo 134.
Cristo
crocifisso e risorto è l'espressione inesausta dell'eterna misericordia del
Padre.
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