Salmo 129 (130) Attesa del perdono e della salvezza

 

Canto delle salite
 

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?

Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.

Io spero, Signore.
Spera l'anima mia,
attendo la sua parola.

L'anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all'aurora.

Più che le sentinelle l'aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.

Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.

 

Commento

 

La composizione di questo salmo penitenziale, detto De profundis e usatissimo come il Miserere (Ps 50), con probabilità è avvenuta durante la devastante campagna di Sennacherib (701 a.C) nella Palestina e l'assedio di Gerusalemme (2Re 18,13; 19,35; 2Cr 32,1.10 Cf. Is 30,8s; Is 36,1; 37,33-36).

L'angoscia, la tribolazione, conducono l'orante a invocare il Signore con insistenza, dal profondo del cuore. Egli, povero peccatore,  di ascoltare la sua preghiera. Egli invoca la misericordia di Dio, che va oltre il peccato dell'uomo per salvarlo. Senza la misericordia di Dio l'uomo sarebbe perduto davanti alla giustizia di Dio: “Signore, chi ti può resistere? Ma con te è il perdono”.

Il perdono dei peccati manifesta l'amore di Dio e riconciliando l'uomo a sé lo porta ad avere amore per lui, e quindi a temerlo, cioè a non misconoscerne più la sovranità e la giustizia.

La speranza dell'orante nel perdono di Dio e quindi sul suo soccorso è grande, ed è fondata sulla sua alleanza: Spera l'anima mia, attendo la sua parola”.

L'attesa del salmista è ben più forte di quella delle sentinelle notturne sulle mura della città, che aspettano l'aurora per andare al riposo.

Il salmista invita tutto Israele, peccatore di molte contaminazione con gli idoli, ad attendere il soccorso del Signore fondandosi sulla verità “perché con il Signore è la misericordia e grande è con lui la redenzione. Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe”.

Il perdono dei peccati avverrà per l'espiazione di Cristo e non sarà solo per Israele, ma per  tutti gli uomini.

La Chiesa - indefettibile - è sempre bisognosa di purificazione, di perdono, perché se come Ente essa è perfetta e santa, come insieme di uomini è  santa e peccatrice.