Salmo 113 A (114) Inno pasquale

 

 

Quando Israele uscì dall'Egitto,
la casa di Giacobbe da un popolo barbaro,

Giuda divenne il suo santuario,
Israele il suo dominio.

Il mare vide e si ritrasse,
il Giordano si volse indietro,

le montagne saltellarono come arieti,
le colline come agnelli di un gregge.

Che hai tu, mare, per fuggire,
e tu, Giordano, per volgerti indietro?

Perché voi, montagne, saltellate come arieti
e voi, colline, come agnelli di un gregge?

Trema, o terra, davanti al Signore,
davanti al Dio di Giacobbe,

che muta la rupe in un lago,
la roccia in sorgenti d'acqua.

 

Commento

 

Questo salmo è unito dalle versioni (LXX, Volgata, Siriaca, ecc.) al successivo 113 B, ma erroneamente. Nel testo ebraico è presentato correttamente come un salmo distinto.

Il salmo presenta in un unico quadro la liberazione dall'Egitto e l'elezione di Israele  a suo santuario e suo dominio. Il salmo parla di Giuda perché era la tribù depositaria della promessa del futuro dominatore delle genti (Gn 49,10).

Il mare vide e si ritrasse, il Giordano si volse indietro”, “vedendo” la presenza di Dio, condottiero del suo popolo. “Le montagne saltellarono come arieti, le colline come agnelli di un gregge”, di fronte alla presenza di Dio. E' l'evento della teofania sul Sinai (Es 19,18; Gdc 5,5). Questa memoria  presenta come il terremoto ebbe ripercussioni in un ampio territorio.

Il salmista, che fa memoria dei grandi eventi di Israele, si immagina presente e interroga il mare, il Giordano e i monti, sul perché del loro fuggire del loro tremare. La risposta il salmista l'ha già messa in campo ed è che hanno “visto” Dio  e obbedito alla sua potenza irresistibile.

Dunque, “Trema, o terra, davanti al Signore”, perché Dio è re di tutta la terra ed è il condottiero di Giacobbe, cioè di Israele.

Cristo è il capo della Chiesa, il suo re, colui che la conduce e sostiene con il suo Spirito. “Trema, o terra”, perché di fronte a Cristo nulla può resistere; e sempre darà vigore alla Chiesa nel deserto del mondo, perché può mutare “la rupe in un lago, la roccia in sorgenti d'acqua”.