Saldo è il
mio cuore, o Dio,
saldo è il mio cuore.
Voglio cantare, voglio inneggiare:
svegliati, mio cuore,
svegliatevi, arpa e cetra,
voglio svegliare l'aurora.
Ti loderò fra i popoli, Signore,
a te canterò inni fra le nazioni:
grande fino ai cieli è il tuo amore
e la tua fedeltà fino alle nubi.
Innalzati sopra il cielo, o Dio;
su tutta la terra la tua gloria!
Perché siano liberati i tuoi amici,
salvaci con la tua destra e rispondici.
Dio ha parlato nel suo santuario:
“Esulto e divido Sichem,
spartisco la valle di Succot.
Mio è Gàlaad, mio è Manasse,
Efraim è l'elmo del mio capo,
Giuda lo scettro del mio comando.
Moab è il catino per lavarmi,
su Edom getterò i miei sandali,
sulla Filistea canterò vittoria”.
Chi mi condurrà alla città fortificata,
chi potrà guidarmi fino al paese di Edom,
se non tu, o Dio, che ci hai respinti
e più non esci, o Dio, con le nostre schiere?
Nell'oppressione vieni in nostro aiuto,
perché vana è la salvezza dell'uomo.
Con Dio noi faremo prodezze,
egli calpesterà i nostri nemici. |