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Di Davide.
Salmo
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Del Signore è
la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
E’ lui che l'ha fondato sui mari
e sui fiumi l'ha stabilito.
Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli,
chi non giura con inganno.
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria?
Il Signore forte e valoroso,
il Signore valoroso in battaglia.
Alzate, o porte, la vostra fronte,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.
Chi è mai questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria. |
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Commento
Il salmo presenta
il momento in cui Israele ritorna dell’esilio. Ora è consapevole, dopo la
distruzione di Gerusalemme e del tempio, che per salire al tempio e per abitare
alla sua ombra bisogna essere puri di cuore; il tempio non salva nessuno se non
c’è la fedeltà alla legge.
Il Signore è di maestà infinita, e
sua “è la terra e quanto contiene: il
mondo, con i suoi abitanti”.
“E’
lui che l'ha fondato sui mari e sui fiumi l'ha stabilito”.
La terra è emersa dalle acque che la avvolgevano (Gn 1,9s). Così le acque si ritirarono formando i mari e i fiumi. Il mondo (e i suoi abitanti) è stabilito sui mari e sui fiumi perché le acque non potranno mai prevalere su di esso. Il mondo è così
stabilito per sempre (Cf. Ps 103/104,5s).
Dalla considerazione della
grandezza e potenza di Dio parte l’esame delle qualità di chi andrà ad
abitare all’ombra del tempio del Signore.
Il tempio è stato distrutto e un coro dice alle porte di ristabilire se stesse.
Esse sono state distrutte, ma sono pure “eterne” (traduzione letterale),
e perciò saranno rifatte.
Dalle porte del tempio, comprese quelle dell’atrio degli olocausti, entrerà il
re della gloria a prendere dimora con la sua gloria nel tempio, nel
santo dei santi.
E’ il Signore potente in battaglia, che vince i suoi nemici. “Il
Signore degli eserciti” è il Signore
delle schiere dei valorosi nella fede.
Il “sensus plenior" del salmo è per salire il monte santo, cioè giungere
alla mensa Eucaristica, salire in un cammino d’iniziazione, alla partecipazione
piena all’altare, e dimorare nella fede e nell’amore nella casa del Signore
richiede rettitudine di vita. Occorre cercare colui che già si è fatto trovare;
cercarlo per più conoscerlo e amarlo, in un tendere all’infinito a lui.
E i cieli sono aperti. Le porte del cielo ostruitesi per il peccato dell’uomo
ora si sono riaperte. I cori angeli hanno proclamato: “Alzate,
o porte, la vostra fronte, alzatevi soglie antiche, ed entri il re della gloria…”.
Entri il “Signore valoroso in battaglia”,
quella che ha condotto contro le tenebre lanciategli da Satana e i dolori della
croce. “E’ il Signore degli eserciti il re della gloria”, il Signore delle
schiere apostoliche della Chiesa, che porta la luce del vangelo ovunque.
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