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Salmo. Di Davide
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Signore, chi
abiterà nella tua tenda?
Chi dimorerà sulla tua santa montagna?
Colui che cammina senza colpa,
pratica la giustizia
e dice la verità che ha nel cuore,
non sparge calunnie con la sua lingua,
non fa danno al suo prossimo
e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio,
ma onora chi teme il Signore.
Anche se ha giurato a proprio danno,
mantiene la parola;
non presta il suo denaro a usura
e non accetta doni contro l'innocente.
Colui che agisce in questo modo
resterà saldo per sempre.
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Commento
Il salmista
considera le condizioni necessarie per abitare nella tenda del Signore, e
dimorare sul suo santo monte.
Ne risulta una preghiera piena di propositi e di sentita, seppur implicita,
invocazione per poterli attuare e mantenere.
La tenda del Signore sul santo monte è il tempio, dove nel “santo dei santi”
c’era l’arca dell’alleanza con la presenza tra i cherubini della gloria di
Jahwéh. Questo salmo noi lo recitiamo guardando alla reale presenza di Cristo
nell’Eucaristia. Per dimorare col cuore nella tenda, cioè rimanere nel raggio
dell’Eucaristia, è necessaria una vita secondo il Vangelo. L’espressione “Ai
suoi occhi è spregevole il malvagio”,
va spogliata della tentazione del disprezzo. E’ solo un non vedere il malvagio
come un modello da imitare. Noi dobbiamo separare il peccato dal peccatore, per
non cadere nell’errore di giudicare e condannare, benché egli sia ben
riconoscibile quale peccatore (Mt 7,20): “Dai
loro frutti dunque li riconoscerete”.
Onorare chi teme il Signore è, per viceversa, stimarne l’esempio, imitarne il
comportamento; è un rispetto profondo poiché Dio è presente - inabitazione - nel
cuore del giusto.
Chi agisce con rettitudine rimane nel raggio dell’Eucaristia e da essa trae la
forza per rimanervi con sempre maggiore intensità d’amore. Egli “resterà
saldo per sempre”.
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