Da quanto detto risulta che Veronica vive il suo rapporto con Dio, unita a Maria e con Maria, nell’appoggio ai suoi meriti e nella imitazione delle sue virtù:

 

Gesù davami per ammaestramento e regola il modo e la vita della sua cara Madre” (D III,912).

 

In Maria, è l’unione di Veronica con Lei. Con Maria, è l’operare di Veronica con Lei, che con impulsi di grazia attuale prodotti da Dio stesso opera in Veronica e coopera con Veronica. Nell’appoggio a Maria, cioè nella confidenza totale nei suoi meriti:

 

Parmi che più volte mi abbia dato l’ufficio di dispensatrice delle sue grazie” (D II,539).

 

Veronica per tali processi di unione diventa graditissima a Dio e inespugnabile al Male. Tanto inespugnabile che il nemico in tutti i modi tenta di distoglierla da Lei:

 

Il demonio fa quanto può per levarmi da Maria” (D III,653).

 

Veronica vive una continua consegna di sé a Maria. Ciò lo si vede nelle preghiere registrate nel Diario e in modo particolare negli atti di donazione. Ne riporto alcuni:

 

Mamma cara, pigliate quest’anima con le sue potenze, il corpo con i sensi, il cuore con tutti gli appetiti” (D  III, 619). “Mamma cara, vi dono il cuore, l’anima con le sue potenze, il corpo con i sensi” (D III,815).

 

Veronica offre pure tutte le sue azioni:

 

Madre Santissima, adesso e per sempre io dono a voi tutto ciò che farò, acciò voi medesima l’offriate al vostro Figlio” (D IV,385).

 

Nel Diario il termine consacrazione a Maria ricorre in occasione della già citata rinnovazione dei dolori di Maria nel suo cuore. E’ al settimo dolore che Veronica si consacra a Maria (D III,956). I 7 dolori di Maria presentati dalla tradizione sono: la profezia di Simeone, la fuga in Egitto, la ricerca di Gesù che disputava tra i dottori del tempio, l’incontro col Figlio sulla salita del Calvario, la crocifissione, la deposizione, la sepoltura di Gesù. Il fatto che Veronica si consacri a Maria in quel momento doloroso, fa vedere come la consacrazione a Lei sia un vivere le parole di Cristo: “Figlio ecco tua Madre” nella prospettiva della partecipazione alla Passione.

Nelle altre parti del Diario Veronica usa altri termini che indicano la stessa realtà: Veronica “si dedica”, si “pone al suo servizio”, si “dona”, “promette fedeltà”, “lascia a Lei tutto il dominio”.

Il tema mariano presentato dal Diario di S. Veronica risulta così inserito con pienezza, non trovabile altrove, nel mistero cristiano; e si deve dire che circa la mariologia sull’Addolorata veramente si deve dipendere da esso.

Il Diario perciò è un’affermazione piena che l’approfondimento del mistero cristiano include sempre Maria.

S. Francesco, nella sua stupenda spiritualità evangelica, non ha mancato di vedere con chiarezza Maria. Il titolo dato da lui a Maria di Sposa dello Spirito santo gli è giunto dalla meditazione del capitolo 1 di Luca; e sempre in questo capitolo ha visto Chiara e le sorelle “sposate allo Spirito Santo”: “Poiché per divina ispirazione, vi siete fatte figlie e ancelle dell’Altissimo sommo Re, il Padre celeste, e vi siete sposate allo Spirito Santo scegliendo di vivere il Vangelo”. (Fonti, p. 136). I termini “ancelle” e “Altissimo” sono di quel capitolo; e Chiara e le sorelle risultano sposate allo Spirito Santo nel riferimento a Maria. Le vergini consacrate sono così viste in Maria, la consacrata dallo Spirito Santo (Fonti, pag. 176) nella sua maternità, e viste feconde in Lei, per lo Spirito Santo, dell’essere in Cristo secondo la perfezione del Vangelo.

 

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