Conferenza Italiana
Superiori Maggiori Cappuccini
SERVIZIO
ANNUNCIO DELLA PAROLA
(Lumen Gentium, 11): “Quelli che si accostano al
sacramento della Penitenza ricevono dalla misericordia di Dio il perdono delle
offese fatte a lui e insieme si riconciliano con la Chiesa, alla quale hanno
inflitto una ferita col peccato e che coopera alla loro conversione con la
carità, l’esempio e la preghiera”.
Il credo:
Credo
in un solo Dio, Padre onnipotente,
creatore
del cielo e della terra,
di
tutte le cose visibili e invisibili.
Credo
in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito
Figlio di Dio,
nato
dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio
da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero,
generato,
non creato,
della
stessa sostanza del Padre;
per
mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per
noi uomini e per la nostra salvezza
Discese
dal cielo,
e
per opera dello Spirito Santo
si
è incarnato nel seno della Vergine Maria
e
si è fatto uomo.
Fu
crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
morì
e fu sepolto.
Il
terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture,
è
salito al cielo, siede alla destra del Padre.
E
di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti,
e
il suo regno non avrà fine.
Credo
nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita,
e
procede dal Padre e dal Figlio.
Con
il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e
ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo
la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica.
Professo
un solo battesimo per il perdono dei peccati.
Aspetto
la risurrezione dei morti
E
la vita del mondo che verrà. Amen.
I dieci comandamenti:
Io sono il Signore
Dio tuo:
1)
Non avrai
altro Dio fuori di me.
2)
Non nominare
il nome di Dio invano.
3)
Ricordati di
santificare le feste.
4)
Onora il padre
e la madre.
5)
Non uccidere.
6)
Non commettere
atti impuri.
7)
Non rubare.
8)
Non dire falsa
testimonianza.
9)
Non desiderare
la donna d’altri.
10) Non desiderare
la roba d’altri.
I due comandamenti della carità:
1)
Amerai il
Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore,
con tutta la tua anima e con tutte le tue forze.
2) Amerai il prossimo tuo come te stesso.
Per una vera confessione
occorre:
1) L’esame di coscienza.
2)
Il dolore -contrizione- di tutti peccati commessi:
pensieri, parole, opere ed omissioni.
3)
Il proposito
di non più peccare.
4)
L’accusa al
sacerdote di tutti i peccati gravi (mortali)
commessi dall’ultima confessione (loro
realtà e loro numero), essendo molto utile per
l’avanzamento
spirituale anche l’accusa dei peccati veniali.
5)
La
soddisfazione della penitenza data dal sacerdote, intesa come inizio di un
rinnovato impegno di conversione e di riparazione.
Esame di
coscienza per ritornare alle beatitudini evangeliche.
1)
Beati i poveri in spirito perché di essi è il
regno dei cieli.
-Hai
esercitato le tue capacità con arroganza, con superbia, senza considerare il
valore degli altri?
-Ti
sei appropriato dei doni di Dio, misconoscendo così Colui che te li ha dati?
-Hai
amato Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze?
-Ti
sei rivolto a Dio con fiducia di figlio o con la pretesa che Egli sia al tuo
servizio?
-Hai
pensato male di Dio ritenendolo indifferente, distante, duro, pronto a colpire?
-Hai
rubato?
2)
Beati gli afflitti perché
saranno consolati.
-Il
tuo dolore ti ha portato al vittimismo e all’arida contestazione del prossimo?
-Consideri
i tuoi fratelli come dei rifiutati da Dio quando sono nel dolore?
-Hai
partecipato con la presenza e la preghiera al dolore altrui?
-Hai
mescolato al tuo pianto ostilità verso Dio?
-Hai
bestemmiato Dio, la Madonna, i Santi?
-Nella
preghiera ami le consolazioni di Dio piuttosto che il Dio delle consolazioni?
3)
Beati i miti perché
erediteranno la terra.
-La
tua mitezza è stata finzione di modi o vera imitazione di Cristo, mite e umile
di cuore?
-Sei
stato mite anche quando sottoposto ad ingiurie e maltrattamenti?
-Nell’esprimere
un giusto sdegno per l’ingiustizia ti sei lasciato andare a clamori e
maldicenza?
-Hai
pensato che il trionfo del Vangelo passi attraverso la potenza e non l’umiltà e
la carità?
-Sei
in difficoltà di speranza di fronte ad un mondo che ritiene la “debolezza” di
Cristo perdente?
-Vedendo
che la tua mitezza ti avvicina gli uomini, li hai portati a Dio o li hai
trattenuti a te?
4)
Beati quelli che hanno fame e
sete della giustizia perché saranno saziati.
-Hai
partecipato alla Celebrazione Eucaristica alla domenica e nelle feste
comandate?
-Sei
stato pessimista vedendo il male nel mondo, dimenticando come Dio sa trarre il
bene anche dal male?
-Hai
dimenticato che il Signore ritornerà per concludere la sua giustizia salvifica
nella nostra risurrezione?
-Hai
annunciato e testimoniato la misericordia di Dio, che è la
redenzione operata da Cristo?
-Hai
pregato affinché tutti gli uomini si aprano all’accoglienza della salvezza
portata da Cristo?
-Sei stato giusto con
coloro che hanno relazione di lavoro con te?
5)
Beati i misericordiosi perché
troveranno misericordia.
-Ti
sei alterato vedendo il male degli altri?
-Hai
giudicato e condannato?
-Hai
coperto il peccato del fratello o ne hai diffuso notizia?
-Hai
invocato da Dio “un fuoco” sui cattivi?
-Hai
dimenticato nelle tue preghiere chi ti è ostile?
-Hai
procurato di fare opere di bene per i poveri e ciò senza compiacerti?
6)
Beati i puri di cuore perché
vedranno Dio.
-Hai
conservato la purezza del tuo corpo?
-Il
tuo cammino di fidanzamento ha conosciuto cedimento ai sensi?
-Nel
campo della regolazione delle nascite hai seguito i metodi contraccettivi
moralmente leciti?
-Hai
violato la fedeltà coniugale?
-Hai
fatto o favorito l’aborto?
-Hai
fatto la Comunione con il peccato nel cuore?
7)
Beati gli operatori di pace
perché saranno chiamati figli di Dio.
-Sei
stato uomo di riconciliazione e di pace anche quando eri colpito?
-Hai
amato e difeso la Chiesa segno e strumento di unione e di pace tra tutti gli
uomini?
-Hai
dato pace agli altri comprendendoli, consolandoli e difendendoli dalle
ingiustizie?
-Hai
turbato la fede dei fratelli con disinformazioni e dubbi?
-Hai
osservato le pratiche penitenziali prescritte dalla Chiesa?
-Hai
rispettato il padre e la madre?
8)
Beati i perseguitati a causa
della giustizia perché di essi e’ il regno dei cieli.
-Hai mentito, calunniato, dando così dolore ai fratelli?
-Ti
sei abbattuto di fronte alle ostilità del mondo dubitando della vicinanza di
Dio?
-Sei stato pronto a
subire disagi per aiutare i fratelli nel bisogno?
-Hai
preferito te stesso agli altri, non sopportando e non tacendo le tue
sofferenze?
-Hai
trasformato le cose cattive in amore come ci ha insegnato Gesù crocifisso?
-Hai
testimoniato Cristo con una quotidianità coerente?
Atto di dolore:
Mio Dio, mi
pento e mi dolgo
con tutto il
cuore dei miei peccati,
perché
peccando
ho meritato i
tuoi castighi,
e molto più
perché ho offeso te,
infinitamente
buono e degno
di essere
amato sopra ogni cosa.
Propongo col
tuo santo aiuto
di non
offenderti mai più
e di fuggire
le occasioni prossime
di peccato.
Signore,
misericordia, perdonami.
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