Spiegazione quadro I discepoli di Emmaus, Caravaggio, Brera, Milano (audio)
 
 
 
                                                          

Il quadro I discepoli di Emmaus, di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio (Milano 29 settembre 1571, Porto Ercole 18 luglio 1610), si trova presso l'Accademia delle Belle Arti di Brera, Milano, ed e' stato dipinto nel 1606, dopo cinque anni dalla composizione del quadro sullo stesso tema che si trova, dal 1839, al National Gallery di Londra.
Nel quadro di Londra, eseguito nel 1601, viene espressa l'abbondanza messianica nella tavola riccamente imbandita, sproporzionata rispetto a un'osteria, e ai due poveri discepoli che invitarono Gesu' a restare a cena con loro. Il Caravaggio, nel quadro di Londra, presenta il Risorto come un giovane senza barba, a significare l'eterna giovinezza. Il pane non appare in piena evidenza. E' certo quello della National Gallery un quadro di grande bravura artistica, ma distante dalla densita' dell'evento.
Nel quadro di Brera, composto cinque anni dopo, il Caravaggio dimostra di aver pensato molto di piu' al tema dei discepoli di Emmaus.La poverta' dei discepoli, l'osteria per poveri, non sono piu' in contrasto con l'abbondanza della tavola, e il pane spezzato viene posto nella massima evidenza. Il momento che il quadro presenta e' lo svelamento di Gesu' ai discepoli.
Gesu', con la preghiera di benedizione, ha gia' ringraziato Dio per il cibo che stanno per prendere. Poi ha spezzato il pane e lo ha deposto su di un letto di lattughe in un piatto, che risulta predisposto a ricevere la carne arrostita che l'ostessa ha su di un vassoio. La cena che doveva proseguire secondo il menu' dell'oste non ha piu' luogo, si ferma qui. La mano destra di Gesu' e' rivolta verso il pane spezzato, quella sinistra poggia sul tavolo. Le mani e i polsi sono posti in modo che non si vedono i segni dei chiodi. Nel quadro di Londra palesemente le ferite non ci sono. La mano destra, come gia' nel quadro di Londra, presenta tre dita in elevazione, a significare la Trinita'. Gesu' guarda lontano, pur avendo lo sguardo abbassato verso il pane.Si indovina che sta dicendo alcune parole che lo fanno riconoscere, e i due discepoli sono stupiti e nella gioia nel vedere il Risorto. In particolare, il discepolo di destra con le mani che poggiano sugli spigoli del tavolo isola l'evento dalla presenza dell'oste e dell'ostessa. La forza interna di Gesu', la sua maesta', traspaiono dal bellissimo volto. Non c'e' bagliore di luce attorno alla sua figura, poiche' la luce che i discepoli percepiscono e' tutta dentro il loro cuore.
Ma le ferite, allora? La realta' e' che solo quando Gesu' prese il pane e lo spezzo' le ferite dei polsi apparvero per l'inevitabile spostarsi delle maniche, e cio' fu fortissimo e decisivo rivelamento del Signore Risorto. Il Caravaggio le ferite dei chiodi non poteva ometterle, come in quello di Londra dove Cristo e' presentato oltre ogni ricordo di sofferenza, ma non le pose in evidenza . Tutto porta a pensare che con acume anatomico il Caravaggio penso' le ferite nei polsi; ma allora l’iconografia la pensava diversamente. Il Caravaggio ambienta lo svelamento di Gesu'  Il Caravaggio ambienta lo svelamento di Gesu' ai discepoli di Emmaus in un’osteria-locanda. E’ una sua scelta poiche' il Vangelo non dice se Emmaus fosse il villaggio dove risiedevano i due discepoli, e in questo caso l’ospitalita' logicamente sarebbe stata nell’abitazione di uno dei due, o se Emmaus era solo una tappa per un viaggio piu' lungo interrotto dal giungere della sera, e in questo caso appare logico pensare a una osteria-locanda. Per l’esegeta e il teologo il problema non sussiste poiche' la narrazione riguarda il riconoscimento della risurrezione di Gesu', ma per un pittore il problema sussiste.
Il Caravaggio scelse un’osteria, ambiente a lui familiare, e con cio' introduce la figura dell’oste.
Jacopo Bassano (1510-1592), antecedentemente al Caravaggio, aveva optato per un’osteria, cosi' Tiziano Vecellio (1480/1485-1576).
Il caravaggesco Gerrit van Honthorst (1590-1656) ha seguito il Caravaggio.
Altri come Abraham Bloemaert (1622) e Rembrandt. (1648) non hanno dato connotazioni all’ambiente, presentando solo Gesu' e i due discepoli.
Altri come Paolo Veronese (1560) hanno optato per un ambiente familiare, cosi' Le Nain Brothers(1645).
Noi ci lasceremo coinvolgere dalla scelta del Caravaggio, per cogliere tutta la forza del quadro.
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