Dal Catechismo della
Chiesa Cattolica:
n° 2361:
La sessualità, mediante la quale l’uomo e la
donna si donano l’uno all’altra con gli atti propri ed esclusivi degli sposi,
non è affatto qualcosa di puramente biologico, ma riguarda l’intimo nucleo
della persona umana come tale. Essa si realizza in modo veramente umano solo se
è parte integrante dell’amore con cui l’uomo e la donna si impegnano totalmente
l’uno verso l’altra fino alla morte.
n° 2362:
Gli atti coi quali i coniugi si uniscono in
casta intimità, sono onorevoli e degni, e, compiuti in modo veramente umano,
favoriscono la mutua donazione che essi significano, ed arricchiscono
vicendevolmente in gioiosa gratitudine gli sposi stessi.
n° 2366:
La fecondità è un dono, un fine del matrimonio;
infatti l’amore coniugale tende per sua natura ad essere fecondo. Il figlio non
viene ad aggiungersi dall’esterno al reciproco amore degli sposi; sboccia al
cuore stesso del loro mutuo dono, di cui è frutto e compimento.
n° 2367:
Chiamati a donare la vita, gli sposi
partecipano della potenza creatrice e della paternità di Dio. Nel compito di
trasmettere la vita umana e di educarla, che deve essere considerato come la
loro propria missione, i coniugi sanno di essere cooperatori dell’amore di Dio
Creatore e come suoi interpreti. E perciò adempiranno il loro dovere con umana
e cristiana responsabilità.
n° 2368:
Un aspetto particolare di tale responsabilità
riguarda la regolazione delle nascite. Per validi motivi gli sposi possono
voler distanziare le nascite dei loro figli (ndr. “o anche sospenderle in
caso di un determinato numero di figli raggiunto”). Devono però verificare
che il loro desiderio non sia frutto di egoismo, ma sia conforme alla giusta
generosità di una paternità responsabile. Inoltre regoleranno il loro
comportamento secondo i criteri oggettivi della moralità:
Quando si tratta di
comporre l’amore coniugale con la trasmissione responsabile della vita, il
carattere morale del comportamento non dipende solo dalla sincera intenzione e
dalla valutazione dei motivi, ma va determinato da criteri oggettivi, che hanno
il loro fondamento nella natura stessa della persona umana e dei suoi atti,
criteri che rispettano, in un contesto di vero amore, l’integro senso della
mutua donazione e della procreazione umana; e tutto ciò non sarà possibile se
non venga coltivata con sincero animo la virtù della castità coniugale.
n° 2369:
Salvaguardando ambedue questi aspetti
essenziali, unitivo e procreativo, l’atto coniugale conserva integralmente il
senso di mutuo e vero amore e il suo ordinamento all’altissima vocazione
dell’uomo e della donna alla trasmissione della vita (paternità e maternità).
n° 2370:
La continenza periodica, i metodi di
regolazione delle nascite basati sull’autosservazione e il ricorso ai periodi
infecondi sono conformi ai criteri oggettivi della moralità. Tali metodi
rispettano il corpo degli sposi, incoraggiano tra loro la tenerezza e
favoriscono l’educazione ad una libertà autentica.
Tale differenza antropologica e morale tra la contraccezione e il
ricorso ai ritmi periodici coinvolge in ultima analisi due concezioni della
persona tra loro irriducibili.
Distinzione tra
contraccettivi e metodi naturali
Intorno al
1940 si sono scoperti dei meccanismi che coinvolgono la funzione riproduttiva
maschile e femminile. In seguito a queste scoperte sono stati studiati e
commercializzati contraccettivi ormonali di sintesi.
Parallelamente
a questi esistono contraccettivi ad azione meccanica, di barriera e chimici.
Il
contraccettivo è qualsiasi mezzo efficace per prevenire gravidanze non
desiderate, con un carico d’effetti secondari accettabili.
Attualmente
i contraccettivi sono ritenuti validi solo a certe condizioni:
- elevata efficacia
- bassa incidenza d’effetti secondari
- accettabilità da parte degli utenti
(da un punto di vista pratico, etico, religioso)
- economico (per non escludere gli
utenti a basso reddito)
- reversibile (se la persona o la
coppia ci ripensa, deve essere in grado di tornare fertile)
- ottenibile facilmente (in rapporto
alle strutture esistenti nell’ambiente dell’utente)
- non implicare la necessità di
personale sanitario costoso.
Nessun
metodo attualmente disponibile risponde a tutte queste caratteristiche ideali.
Dal 1970 alcuni ricercatori hanno studiato e messo a punto metodi
scientifici per il controllo della fertilità, metodi naturali che permettono
alla donna riconoscere il periodo fertile e non fertile del suo ciclo
mestruale. Questi non sono metodi contraccettivi, poiché non sono
invasivi basandosi solo sull’osservazione delle modificazioni che avvengono a
livello del muco prodotto nel canale cervicale, associati a sintomi e segni
fisici.
E'
importante il coinvolgimento da parte del partner nella scelta del
contraccettivo da adottare sia esso ormonale, meccanico, di barriera, chimico o
scelta di un metodo naturale.
Brevi
cenni dell'apparato genitale femminile e del ciclo
L'apparato
genitale femminile, è costituito da organi interni ed esterni. Quelli deputati
alla riproduzione con funzioni dirette sono quelli interni: ovaio, tuba
uterina, utero, vagina. L'ovaio: è
deputato a portare a maturazione, cioè pronta per essere fecondata, la cellula
riproduttiva femminile: l’ovocita. La tuba
uterina: è un condotto per mezzo del quale l'ovocita dall'ovaio raggiunge
l'utero. A livello della tuba uterina avviene la fecondazione. L’utero: ha
lo scopo di accogliere l'uovo fecondato e di permetterne l'annidamento e lo
sviluppo: da uovo fecondato ad embrione, poi feto. Se non viene fecondato l'ovocita, ogni mese la mucosa all'interno dell'utero "endometrio" si
sfalda e viene eliminata, questo dà inizio al flusso mestruale. La vagina: è
l’accesso agli organi genitali interni; la sua parte superiore si collega con
il canale cervicale, che è la "parte inferiore dell'utero". Questi
organi, in particolare l'utero e l'ovaio, subiscono delle modificazioni
cicliche di durata intorno a 28 giorni. Queste modificazioni cicliche
possono variare da donna a donna in
modo evidente, con una tipica ritmicità per ogni singola donna. E’ importante
perciò è che si presenti con una certa puntualità e non vi siano variazioni
troppo diverse in una stessa persona tra un ciclo e l'altro. E'
dall'ipotalamo che partono gli stimoli, che regolano la ciclicità ovulatoria,
verso l'ipofisi; ghiandola che produce ormoni stimolanti sulle ovaie: sono gli
ormoni F.S.H. e L.H. L'ipofisi con
la produzione di F.S.H. e L.H. stimola l'ovaio a funzionare, producendo, a sua
volta, ormoni estrogeni e progesterone
e portando a maturazione l'ovocita pronto per essere fecondato. Si hanno
quindi due fasi:
-1° fase
pre-ovulatoria, dove l'ormone F.S.H., o “follicolo stimolante", porta a
maturazione il follicolo.
-2° fase
post-ovulatoria, dove l'ormone L.H., o “luteinica", stimola la fuoriuscita della cellula
uovo dall’ovaio.
Se la cellula uovo non viene fecondata nei 12-17 giorni
successivi, si ha una diminuzione degli ormoni con conseguente sfaldamento
dell’endometrio, che viene espulso dando luogo alla mestruazione o "flusso
mestruale". Il ciclo
mestruale inizia con il flusso mestruale e termina con l'inizio della
mestruazione successiva. Esso si divide in quattro fasi:
-1° fase: il flusso mestruale ha la durata di
4-5 giorni; ha inizio con il primo
giorno di mestruazione.
-2° fase: non fertile o pre-ovulatoria. La
durata di questa fase varia da donna a donna, a seconda che il ciclo mestruale
abbia una durata più o meno lunga. Nei
cicli brevi questo periodo può essere assente.
-3° fase: fertile od ovulatoria. In ogni ciclo
mestruale c'è un solo giorno in cui si verifica l'ovulazione, cioè quando la cellula
uovo viene messa in libertà dall'ovaio. In questa fase se l'ovulo non viene
fecondato muore e si disintegra. Le cellule
ghiandolari localizzate all'interno del collo dell'utero, producono un
muco fertile, indispensabile per
mantenere la capacità fecondante agli spermatozoi.
-4° fase: non
fertile o post ovulatoria. Va fino alla successiva mestruazione.
I cicli
mestruali, non sono tutti fertili. E' stato dimostrato che nel 5-10% dei cicli,
di donne sane e in età fertile, risultano essere anovulatori, cioè non viene
rilasciato nessun ovulo.
Descrizione
dei mezzi che appartengono alla contraccezione
Contraccettivo ormonale: “Pillola”.
La pillola è
composta di due ormoni di sintesi, cioè prodotti chimicamente in laboratorio
"estrogeni e progesterone”. Questi ormoni bloccano l'attività ovarica inibendo l'ovulazione, inibiscono anche la
normale attività ormonale svolta dall'ipofisi, dall’ipotalamo. Ciò avviene
assumendo una quantità giornaliera di questi ormoni estro-progestinici, in
genere per ventuno giorni e facendo una settimana di sospensione. Questo
permette la comparsa di una pseudo mestruazione. All'inizio
dell'assunzione la pillola può dare nausea, dolore o tensione al seno, perdite
intermestruali, disturbi che possono scomparire gradatamente se la pillola ha
un dosaggio ormonale adeguato per persona. E' previsto che la pillola sia sempre prescritta dal medico, dopo accurata
anamnesi, visita e prescrizione d’esami ematici indispensabili per escludere
malattie in atto, o malattie organiche preesistenti. Esistono diversi tipi di pillola, e il medico, assieme alla donna, deve
scegliere la più adatta a lei. Anche durante l'assunzione necessitano controlli
periodici medici ed esami ematici. Nelle
adolescenti è controindicata in caso d’immaturità ipofisi-ipotalamica. La
contraccezione ormonale ha controindicazioni in caso d’anamnesi positiva al
tromboembolismo venoso e arterioso, malattie cardiache, cardiovascolari,
cerebrovascolari. Ipertensione, familiarità a tumori del seno o comunque tumori
ormonodipendenti, o malattie tumorali in atto, gravi malattie epatiche. Il fumo
associato alla pillola aumenta in modo grave il rischio cardiovascolare (che
aumenta fino a 32 volte rispetto alle non fumatrici). Vi sono
controindicazioni relative all'assunzione pure in caso d’obesità, malattie
depressive, diabete, episodi d’emicrania ricorrente, malattie autoimmuni, ecc.
che devono sempre essere valutate con il medico. La pillola
può non essere attiva in caso di vomito, diarrea, assunzione in concomitanza di
determinati farmaci, es. antibiotici, antiepilettici, lassativi,
antidepressivi, e in special modo di quei farmaci che agiscono sul metabolismo
epatico e sull'assorbimento intestinale. In caso di dimenticanza
dell'assunzione anche di una sola pillola, o di un ritardo dell'assunzione più
prolungato rispetto ai tempi consentiti, ci possono essere rischi di gravidanza
per una pronta ripresa della funzionalità ovulatoria. In alcune
donne dopo la sospensione della pillola può verificarsi amenorrea, che dovrebbe
risolversi nel lasso di tempo d’alcuni mesi. Recentemente
la contraccezione ormonale si può assumere anche per via transdermica e per
assorbimento attraverso la mucosa. La
contraccezione ormonale per via transdermica si ottiene applicando un cerotto
sulla cute contenente sostanze chimiche stro-progestiniche che vengono
rilasciate in modo costante e graduale per essere assorbite dalla cute. Si
applica dal primo giorno di mestruazione per ventuno giorni, sostituendolo una
volta la settimana, e una settimana di
sospensione. Il cerotto, per non perdere la sua efficacia d’assorbimento, deve
essere ben adeso alla cute, la quale deve essere integra, non irritata; la
posizione dell'applicazione del cerotto va cambiata tutte le volte che si applica, non va mai applicato sul seno. Se
si stacca anche parzialmente perde la sua efficacia. Può dare allergie nel
punto di posizionamento. La
contraccezione ormonale attraverso la mucosa, avviene mediante un anello di
materiale sintetico medicato con estro-progestinicoposto a contatto con la
mucosa vaginale. Agisce anch'esso rilasciando in modo graduale e continuo gli
ormoni estro-progestinici, che vengono assorbiti dalla mucosa. Si applica dal
primo al quinto giorno di mestruazione per ventuno giorni consecutivi e una
settimana di pausa. Può perdere d’efficacia contraccettiva in casi d’infiammazioni vaginali, o
d’espulsione dello stesso senza che la donna se n’accorga. Con
l’assorbimento attraverso la cute o la mucosa, il vomito e la diarrea non hanno
incidenza sull'efficacia contraccettiva. Il meccanismo d'azione è lo stesso
della pillola contraccettiva, ed ha le stesse controindicazioni e gli stessi
effetti collaterali.
Tutta la contraccezione ormonale
immette nell'organismo un inquinamento chimico, che deve essere controllato con
esami del sangue, il cui peso nel tempo non è stato ancora verificato. Usare contraccettivi con estrogeni durante l'allattamento ha delle
serie incognite. La pillola si acquista con prescrizione medica, da ripetersi ogni
tre scatolette del prodotto, ed ha un costante costo economico. Si ha un giro
di affari enorme, che i metodi naturali, se fossero pubblicizzati adeguatamente
dalle fonti d’informazione, frusterebbero. Chiaro poi che molti i medici non
trascurano l’occasione di avere costanti “clienti” per le prescrizioni del
prodotto e visite. La sicurezza contraccettiva della pillola in teoria è del 100%, ma
siccome ci possono essere delle interferenze all'assunzione, la sua sicurezza
contraccettiva si riduce al 98-99%, se presa correttamente. Esiste anche la
pillola del giorno dopo che serve per impedire l’annidamento dell’ovulo
eventualmente fecondato nell’utero. A tal fine viene somministrato un dosaggio
molto elevato di progesterone. Ma tale pillola non fa parte della
contraccezione, agendo a fecondazione avvenuta.
Contraccezione
meccanica con dispositivo intrauterino "I.U.D. (Intra-Uterine Device)" o Spirale
La spirale
viene inserita all'interno della cavità uterina ed è formata da materiale di
polietilene rivestito di rame. Ha una lunghezza di tre centimetri. La spirale agisce determinando una reazione cellulare da corpo
estraneo che rende non consono l'ambiente agli spermatozoi in risalita verso la
tuba uterina, ed all'eventuale annidamento nell'utero dell'ovulo se già
fecondato: "embrione". Provocando l'espulsione dell'embrione già
formato si ha una realtà di aborto. Le spirali
moderne permettono una contraccezione della durata di tre/cinque anni. Hanno
tutte un filo di repere, che fuoriesce dal collo dell'utero per circa due o tre
centimetri, e serve per il controllo della sua giusta posizione da parte della
donna e da parte del ginecologo, e per l’estrazione della stessa. Deve essere
prescritta ed inserita da un medico con tecnica precisa che garantisca
sterilità e sicurezza, poiché l’inserimento può essere doloroso. Le
controindicazioni all'inserimento: spotting intermestruale, dismenorrea,
malformazioni uterine diagnosticate, pregresse infiammazioni pelviche,
nulliparia, malattie tumorali a carico dell'utero, ecc. L'inserimento
della spirale se non è corretto può provocare l'espulsione della stessa dalla
cavità uterina, con conseguente mancata efficacia contraccettiva, perforazione
uterina al momento dell'inserimento, mestruazioni abbondanti, infezioni
pelviche che possono determinare dolori addominali e se il processo flogistico
provoca danni al rivestimento interno della tuba uterina, può essere favorita
la possibilità di una gravidanza extrauterina, o può essere causa di infertilità
momentanea o irreversibile. La spirale
può essere espulsa dalla cavità uterina, anche senza che la donna se n’accorga.
Si raccomanda un controllo annuale circa il mantenimento della posizione,
mediante ecografia . La spirale
può essere “medicata” con progesterone, questo tende a ridurre il flusso
mestruale fino all'amenorrea; situazione che può creare ansia alla donna, che
quindi deve essere informata di questa possibile complicazione. Ha un costo
elevato. Ha una
sicurezza contraccettiva del 97-99%
Metodi
di barriera
Esiste il
metodo di barriera per l'uomo; condom o preservativo, per la donna il
diaframma. Questi metodi
contraccettivi hanno un rischio elevato di gravidanza non desiderata, se non
sono rispettate le regole che impediscono l'incontro tra spermatozoi e ovulo. Il diaframma
deve essere di misura giusta, che va scelta da un tecnico esperto. Deve sempre
essere usato in abbinamento con una crema spermicida. Sia il preservativo
che il diaframma vanno inseriti prima di iniziare il rapporto, in quanto prima
dell’eiaculazione possono esserci delle perdite di liquido seminale contenenti
spermatozoi vivi e attivi tanto da determinare una fecondazione. Il preservativo
può rompersi durante il rapporto. A seconda
della precisione nell'applicazione, ha un'efficacia che varia dall'80 al 96%.
Rapporto
interrotto
Non si può
dire che vi sia sintonia fra i due partner in quanto il metodo stesso prevede
un’interruzione del rapporto con conseguente tensione e preoccupazione fra i due
partner stessi. Viene considerato un metodo naturale, ma non lo è affatto per la
caratteristica sopra descritta. La non
completezza ha un peso psicologico in entrambi i partner. Ha un indice
di sicurezza del 70-80%. Viene usata
anche la sterilizzazione, sia maschile che femminile, come contraccettivo; ma è
un’aggressione all’integrità umana in quanto è irreversibile.
Metodi naturali per il controllo della
fertilità
I metodi naturali per il controllo della
fertilità non si possono assolutamente annoverare fra i contraccettivi. Sono
processi educativi e di conoscenza delle modificazioni che avvengono nel
proprio corpo per riconoscere il periodo fertile e non fertile del ciclo
mestruale. A differenza
dei contraccettivi ormonali, meccanici e di barriera, rispettano la fase
fertile e non fertile senza interferenze dall'esterno. Il successo
dei metodi naturali può variare a seconda della conoscenza che la coppia ha del
proprio corpo. Il rispetto e la conoscenza applicati con rigore ed estrema
precisione, rende più affidabile il metodo. E'
importante che la coppia sia motivata e disposta a collaborare, poiché ogni
metodo naturale se non si desidera una gravidanza richiede che si evitino
rapporti sessuali nella fase riconosciuta come fertile. I primi
metodi naturali sono stati l'Ogino-Knaus e il metodo della temperatura basale
corporea, ma sono oggi sostituiti dal metodo Billings e dal metodo Sintotermico.
Metodo
dell'ovulazione (Billings)
Il metodo
dell'ovulazione si basa sulla possibilità che la donna ha per riconoscere il
proprio periodo fertile o non fertile, in base alle caratteristiche del muco
cervicale. Il metodo ha studiato e messo a
punto le modificazioni che avvengono a livello del muco cervicale sotto l'azione
degli ormoni estrogeni e progesterone, e le sensazioni che la donna avverte a
livello vaginale nel corso del ciclo mestruale. L'elemento
fondante dunque è il muco e le informazioni che esso da. Il muco
cervicale nel periodo non fertile è denso, può avere un aspetto appiccicoso
riscontrabile a livello vaginale, oppure si può riscontare una sensazione di
secchezza, in questa condizione il muco è impenetrabile dagli spermatozoi. Nel periodo
fertile il muco sotto l'azione degli estrogeni ormoni prodotti dall'ovaio, in
modo crescente dall'inizio del ciclo mestruale fino a raggiungere il picco
massimo al momento dell'ovulazione, si modifica nella consistenza e nella
quantità, e assume la caratteristica filante come chiaro d'uovo, elastico,
trasparente o leggermente tinto di sangue, viscido che dà la sensazione di
lubrificazione e di umidità a livello vaginale. Si tratta di
muco fertile, nutriente lo spermatozoo e adatto per il loro passaggio verso la
tuba uterina per raggiungere la cellula uovo da fecondare. La coppia,
se non desidera una gravidanza, deve astenersi dai rapporti sessuali nei giorni
in cui è presente il muco con queste caratteristiche e per i tre giorni
successivi. Acquisendo la consapevolezza delle modificazioni che
avvengono a livello del muco cervicale durante il ciclo mestruale, la donna può
imparare con esattezza a riconoscere le caratteristiche della sua fertilità o
non fertilità. L'indice di
sicurezza del metodo, se ben applicato, è del 98%. Quindi la sicurezza si
equivale ai contraccettivi ormonali, meccanici, di barriera; col vantaggio di
nessuna controindicazione. Restando nel
“nocciolo” di sicurezza il rischio si riduce a zero.
Metodo
sintotermico
In questo
metodo vengono associati la temperatura basale corporea e i sintomi dell'ovulazione. Necessita di
un tempo, dove la donna registra con precisione su apposite tabelle: il rialzo
della temperatura corporea, le caratteristiche del muco cervicale e alcuni
sintomi es. tensione al seno, dolenza al basso ventre, ecc. per riconoscere la
fase fertile. L'indice di
sicurezza anche di questo metodo, se ben applicato, è del 98%. Quindi la
sicurezza si equivale ai contraccettivi ormonali, meccanici, di barriera; col
vantaggio di nessuna controindicazione. Anche qui, restando nel “nocciolo” di
sicurezza il rischio si riduce a zero.
Apparecchiature computerizzate
Vi sono in commercio apparecchiature computerizzate
per la rilevazione dello stato di fertilità e non fertilità della donna.
Vengono inseriti in queste apparecchiature dati inerenti ai cicli mestruali
precedenti della donna associati alla rilevazione giornaliera della temperatura
basale corporea, rilevata con un termosensore facente parte
dell’apparecchiatura in cavità orale a riposo. Dal minicomputer, contenuto
nell’apparecchiatura, vengono elaborati questi dati, che permettono di dare
l’indicazione giornaliera dello stato di fertilità per 24 ore successive.
L’uso di queste apparecchiature è indicato nelle
donne che hanno cicli mestruali regolari; in questo caso la sicurezza
del metodo può essere anche del 99%.
Esistono altre apparecchiature che indicano lo stato
di fertilità rilevando il dosaggio dell’ormone L.H. presente nelle urine della
donna. Anche in questo caso l’indicazione che si ha è valida per 24 ore. Si
richiede un uso costante di test da intingere nelle urine. La sicurezza è del
93%. Queste apparecchiature, che sono reperibili presso
le farmacie, hanno un costi elevati, anche perché bisogna acquistare i test
relativi da intingere nelle urine.
Apparecchiature Vantaggi che derivano nell'uso dei metodi naturali
Sono adatti non solo per le coppie che desiderano
evitare una gravidanza; ma, con l'informazione che essi danno, favoriscono la
gravidanza in coppie con non gravi difficoltà di fertilità. Essi mettono in sintonia la donna / la coppia con i
normali ritmi dell'organismo. E' un processo educativo della coppia, uno stile
di vita, una scelta etica e psicologica.
A differenza
dei contraccettivi (ormonali, meccanici, di barriera o chimici), che
coinvolgono uno dei partner, i metodi naturali sono una scelta condivisa, che
coinvolge la coppia responsabilizzandola e rafforzandone il legame
psico-affettivo, il dialogo e la conoscenza del proprio corpo, affinché
l'astinenza dai rapporti sessuali nella fase fertile sia vissuta armonicamente
e non all'insegna della privazione. Esaltano il rapporto di coppia,
danno la dignità e l’importanza dovuta alla donna.
I metodi naturali non vanno perciò considerati dal semplice effetto di non avere
una gravidanza, e quindi equiparati alla contraccezione, ma dal complesso
armonico di una coppia che riconosce il dono di Dio e lo conserva integro,
perché possa esprimere il suo vero contenuto; e dunque non lo misconosce, il
dono, “rivedendolo” in modo che abbia riferimento solo a se stessi.
I metodi
naturali sono semplici, si possono usare a qualsiasi età con i cicli mestruali
regolari o irregolari; dopo la sospensione di contraccettivi; durante
l'allattamento; in prossimità della pre-menopausa; in presenza di malattie e/o
cure particolari cui la donna o l'uomo possono essere sottoposti. E' una guida
importante alla salute, in quanto si possono rilevare delle alterazioni a
livello del muco che possono far sospettare alla donna anomalie da accertare.
In caso la
coppia abbia difficoltà al concepimento, adottando un metodo naturale per
stabilire il periodo fertile la percentuale di risoluzione del problema si
aggira intorno al 60% dei casi. Infine,
l'astinenza dai rapporti nei periodi fertili per evitare/rinviare una
gravidanza, può sembrare svantaggioso, ma in realtà i periodi di astinenza
valorizzano l'unione della coppia e permettono un maggior dialogo e
condivisione.
Oltre alla
correttezza etica e psicologica, i due metodi naturali sono adatti per i paesi
poveri in quanto non hanno carichi di costi farmaceutici e di assistenza
medica: sono senza carico economico. Nei paesi del terzo mondo i metodi
naturali, gli unici a loro accessibili, sono risultati a rischio zero perché
osservati scrupolosamente.
L'affermazione
che la contraccezione è più sicura dei metodi naturali si riferisce unicamente a
chi ha rapporti sessuali occasionali al di fuori del matrimonio e quindi lontano
dal poter valutare i tempi di infertilità o di fertilità della partner.
Avvertenze
I metodi Billings e il Sintotermico, per essere
applicati in modo valido ed efficace, necessitano di un apprendimento di coppia
da insegnanti appositamente preparati, autorizzati e disponibili per illustrare
i metodi. La conoscenza e l'applicazione è fondamentale per la riuscita
dell'intento della coppia. L'apprendimento è completamente gratuito. Per
eventuali informazioni inerenti ai metodi naturali Billings e Sintotermici
rivolgersi ai centri regionali sotto elencati che indicheranno le insegnanti
disponibili in ogni città.
Fare riferimento al centro di Roma. Via Largo Vito,1 – 00168
Roma. Tel.06 30154954- fax 06 30155867. L’elenco dei centri di insegnamento e gli indirizzi di tutte le
insegnanti italiane del metodo Billings e dei metodi Sintotermici, si possono
trovare nel sito internet http://www.confederazionemetodinaturali.it/
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