5 MISTERO DELLA LUCE: L'istituzione dell'Eucaristia

 

La Parola (Lc 22,19-20): “(Gesù) poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: <Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me>. E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: <Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi>".

 

 

La predicazione del regno del cieli trova il suo sigillo nell'istituzione dell'Eucaristia. Gli invitati dalla Parola si ritrovano attorno ad una mensa dove Cristo è lo Sposo, il capotavola, che dona agli invitati il suo corpo offerto in sacrificio per tutti e il suo sangue sparso per la nuova ed eterna alleanza. Capotavola e sacerdote, Gesù ha istituito una mensa che è pure un altare dove egli è la vittima gradita al Padre. Una mensa-altare che si perpetua nei secoli per opera dei sacerdoti. Lungo i secoli le genti convocate e illuminate dalla Parola si formano in unità attorno all'altare. E' un banchetto unico, inimitabile, tutto celeste, che dona vita e fraternità tra gli uomini nell'appartenenza alla Chiesa. E' il vertice dell'intimità della riconciliazione tra gli uomini e Dio, e degli uomini tra di loro. E' il banchetto a cui si accede dopo il lavacro Battesimale e che approfondisce il dono della Cresima, facendo diventare i fedeli sempre più testimoni del regno dei cieli.

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