5 MISTERO DEL DOLORE: Crocifissione e morte di Gesù

 

La Parola (Lc 23,44.46): Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio (…). Gesù, gridando a gran voce, disse: <Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito>. Detto questo, spirò".

 

 

Gesù sulla croce era, davanti a tutta Gerusalemme, l'afferrato, il serrato da legno e da ferro per una morte di strazio. Serrato, senza possibilità di movimento, di attività, di futuro che non fosse la morte, eppure Gesù agisce, conquista. Prima il buon ladrone, poi pian piano i soldati, fino alla grande parola del centurione: “Veramente quest’uomo era giusto”. Con le braccia aperte nella sospensione della croce, Gesù abbraccia il mondo intero. Elevato da terra è il Re che attira tutti a sé. Elevato da terra è il maestro che, su singolare cattedra, unisce all'insegnamento la testimonianza di un amore senza confini. E' la luce che ci fa scoprire noi stessi nell'infinito amore di Dio. E' il Signore che espia gli innumerevoli peccati degli uomini di gravità immisurabile e perciò non espiabili se non con un sacrificio di valore infinito. E' la luce che ci rivela il volto del Padre, un volto di Padre forte, misericordioso, pieno, totale, inimmaginabile. La crocifissione di Cristo è l’epifania dell’amore del Padre per l’umanità.

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