4 MISTERO DELLA LUCE: Gesù si trasfigura davanti ad alcuni suoi discepoli

 

La Parola (Lc 9,28-29.34-35): Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. (...) E dalla nube uscì una voce, che diceva: <Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!>".

 

 

Mosè, il condottiero che guidò il popolo fuori dall'Egitto e che sul Sinai ricevette le tavole della Legge, ed Elia, il grande profeta che combatté l'idolatria inseritasi in Israele, e ritrovò coraggio e determinazione salendo sul Sinai, si presentarono alla destra e alla sinistra di Gesù, sfavillante di luce sulla cima del monte. Mosè ed Elia, due liberatori dagli idoli e dagli oppressori; due liberatori che agirono in virtù del futuro sacrificio dell'Agnello, il vero grande liberatore dell'uomo. Del sacrificio di Gesù i due parlano, ma i discepoli sono distratti, affascinati dalla luce, dal benessere che provavano in quel momento. Gesù, luce del mondo, si rivelerà pienamente tale proprio quando tutto sembrerà oscurarsi su di lui sulla cima del Calvario. Ora, sul Tabor era una manifestazione affinché i discepoli non lo pensassero sconfitto sulla croce, ma Luce del mondo nel suo massimo splendore, pur nell'assenza di ogni splendore.

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