Tre i frati missionari: padre Paolo Berti del convento di Porretta Terme (BO), padre Aldo Parente del convento di Montefusco (AV), padre Benigno Salvi del convento di Jesi (AN). | |
La Missione è stata concertata con il vicario foraneo don Angelo di Nunzio e il clero locale, con l’approvazione del vescovo di Manfredonia, Vieste e S.Giovanni Rotondo, mons Domenico D’Ambrosio, che ha conferito ai tre cappuccini il mandato missionario durante la celebrazione della festa di S. Elia nella chiesa madre di Peschici. Punto base per l’alloggio è stato padre Timoteo, che gestisce i locali di un istituto a Vico del Gargano, località distante da Peschici 16 km. Per il vitto si è chiesto ospitalità in vari hotels e ristoranti: tutto è stato dato con gioia e gratuitamente. La missione è stata offerta senza alcun
compenso. Sono già in programma altre missioni simili, sempre offerte
gratuitamente e in territori dove la Pastorale delle comunità cristiane ha
bisogno di un supplemento di presenza. |
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Relazione di padre Paolo Berti 5 agosto 2005 al vicario foraneo don Angelo Di Nunzio. | |
La metodologia della missione in
spiaggia, già sperimentata nella missione dello scorso anno a Cesenatico, si è
basata su di un approccio semplice e sorridente con i villeggianti. Assolutamente nessun passaggio a
tappeto da ombrellone ad ombrellone, ma un seguire le vie della simpatia e
dell’interesse della gente, o meglio dell’azione dello Spirito. |
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Tre
i punti: generare simpatia, fare
annuncio, attuare preghiera. |
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Dove si rivelava una risposta di
simpatia (un sorriso, uno sguardo di
interesse, una risposta verbale) il missionario vi si dirigeva cominciando
l’approccio in termini semplici: una battuta, un tentare di indovinare la
professione della persona, una osservazione sul tempo, sul bel mare… Mentre si intratteneva con una persona,
un gruppo famigliare, il missionario non mancava di osservare attorno segnali
di interesse, che determinavano il suo successivo orientarsi tra gli
ombrelloni. A volte l’interesse che registrava era molto forte e quindi passava
ad organizzare un momento di preghiera. Gli improvvisati gruppi di preghiera in
spiaggia sono stati una testimonianza, una sorpresa per tanti. Le tematiche affrontate negli incontri
sono state varie: la situazione contemporanea, la realtà della Chiesa, il
Compendio del Catechismo, il nuovo Pontefice, l’Islam e il cristianesimo, le
leggi sull’omosessualità, l’inquisizione, il Codice da Vinci…insomma un ampio spettro
di tematiche nelle quali i missionari non hanno trascurato di presentare di
volta in volta, sapientemente, l’annuncio su Cristo, Figlio del Padre,
rivelatore del volto del Padre, Principe della pace, presente e futuro
dell’uomo. Diverse le confessioni sulla spiaggia. I commenti sulla nostra presenza sono
stati numerosi. I più banali sono crollati di colpo e senza speranza di ritorno
quando ci hanno visto affrontare col saio marrone ore e ore di sole. Ma tanti,
tanti, i commenti favorevoli, entusiastici. L’impatto con i giovani è stato molto
felice. Quello della preghiera è stato un vero
momento di animazione cristiana della
spiaggia, che sicuramente
può essere continuato dalle comunità parrocchiali locali. Basterebbero alcuni giovani alla
mattina con un po’ di musica in cassetta e qualche piccolo sussidio da
distribuire e si farebbe un ottimo servizio. Abbiamo infatti notato che molti,
molti, non dicono le preghiere del mattino e che se sollecitati le recitano
volentieri. |
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I tre frati nella piccola grotta di Lourdes sulla Baia di Manaccora |
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Un girotondo di giovani in preghiera con padre Paolo |
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Padre Aldo con il Vangelo in mano |
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Padre Benigno in dialogo con i giovani |
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Padre Paolo con due giovani |
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Padre Paolo nel ristorante di Pepito |
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Padre Benigno e padre Aldo in un momento di sosta |
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In preghiera con padre Paolo |
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Il futuro tra il papà e padre Paolo |
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Nuove amicizie |
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La baia di Manaccora |
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