Commento
L’orante riconosce che senza la parola di Dio, la sua luce, l’unione con lui, non potrebbe vivere, sarebbe perduto. Egli si rivolge a Dio con grande confidenza, alzando le mani secondo l’uso orientale, al cielo: “Verso il tuo tempio santo”. Egli vive in mezzo agli empi e domanda forza per non lasciarsi attirare dal loro modi ingannevoli e quindi essere poi travolto da Dio con loro. La parte d’invocazione di sventura sugli empi è omessa dalla recitazione cristiana. Il salmista prosegue benedicendo e ringraziando il Signore di essere stato la sua forza e il suo “scudo”. Termina poi la sua preghiera con una richiesta di benedizione su tutto il popolo di Dio. |